sabato 18 luglio 2009

Festa di fine anno 2009

È già praticamente passato un anno di scuola materna! È volato. E mi sono ritrovata di nuovo assieme ad altre mamme e papà a dare il mio aiuto per organizzare la festa, pulire e preparare perché tutto fosse perfetto.

E poi in un lampo è passata anche la festa, il 5 giugno, presso la sede del circolo Fiamme Gialle della Guardia di finanza a S. Rocco di Villazzano. Bellissima! Emozionante! Coinvolgente!

Quest’anno poi, nonostante fosse prevista pioggia, è stata una giornata calda e soleggiata.

I vari momenti si sono susseguiti senza intoppi, così che ci siamo divertiti tutti tantissimo, adulti e bambini, maestre, cuoche e tate. Anzi, rispetto al tempo previsto per il ritorno a scuola, abbiamo sforato di ben un’ora, perché era inimmaginabile lasciare la caccia al tesoro a metà o non mangiare i dolci della cuoca Bruna e delle mamme.

Ma, sto anticipando gli avvenimenti e se non seguo un ordine cronologico rischio di fare confusione o di dimenticare qualcosa.

La festa è iniziata come al solito con una riunione a scuola tra genitori per fare proposte e discutere le migliori modalità organizzative e soprattutto lavorare. Le attività della serata prevedevano la realizzazione dei cappellini da diplomati, come quelli dei college americani, per i grandi che andranno alle elementari, solo che i nostri erano gialli con il ciuffetto blu.

Mi sono chiesta se c’era un riferimento ai colori di Trento, ma non ho avuto il coraggio di fare la domanda.

Bisognava poi completare la caccia al tesoro, che la mamma di Marzia, Alessandra, aveva già pensato e schematizzato.

Come farà quella donna ad occuparsi di tre figli, un marito, la casa e contemporaneamente organizzare una caccia al tesoro fin nei minimi dettagli non so! E non vi ho detto, che ha anche impaginato il secondo libro delle ricette della cuoca Bruna! Ma non si è accontenta di impaginarlo, ha realizzato la copertina, i separatori tra i vari scomparti (antipasti, dolci, primi, secondi, ..), l’indice, ha scritto la prefazione, ha cercato in internet notizie interessanti sul mondo culinario, che ha poi inserito in ogni pagina (dico, OGNI PAGINA), ha cercato simboli o piccole immagini con cui abbellire ogni pagina (dico, OGNI PAGINA). Ho ben provato a chiederle come ha fatto, ma la risposta non mi ha convinto: “Mentre i bimbi dormono”!? Anche i miei dormono e vanno anche a letto prestino, ma io personalmente o devo lavare piatti, riordinare o finire di lavare i pavimenti o me ne vado a dormire. Ho pensato che forse ha un orologio diverso dal mio, con qualche ora in più, ma anche in questo caso non ho avuto il coraggio di approfondire l’argomento. Pensate che figura se non fosse così! Comunque, …

Mentre alcuni tagliavano il cartoncino giallo dei cappellini e preparavano il ciuffetto, con Alessandra e gli altri genitori abbiamo pensato gli indovinelli per la caccia al tesoro. E qui abbiamo scoperto un vero poeta, Paolo, il papà di Marianna e Gian Maria, che sfornava indovinelli a go go e senza che gli si attorcigliasse la lingua o gli si imbrogliasse il cervello. E per fortuna che c’era, altrimenti noi mamme saremmo ancora lì a cercare parole in rima. A Dina, mamma di Luca, invece, è venuto in mente di organizzare una pesca di beneficenza, così alla fine della serata abbiamo controllato insieme gli oggetti portati (giochi, oggetti vari, suppellettili, ..) e li abbiamo smistati e contati. Volevamo arrivare almeno a 100 biglietti e ce l’abbiamo fatta.

Poi direte voi, è arrivato il momento della festa, ma in realtà prima ci sono stati i preparativi. Dina, Alessandra e Alessia si sono ritrovate alla scuola materna per caricare le loro capienti automobili di tutti gli oggetti necessari alla festa. Dopo un’ora buona dedicata solo allo stivaggio sono finalmente riuscite ad arrivare a S. Rocco e qui sono partite le operazioni di pulizia sala, lavaggio tavoli e sedie, predisposizione del materiale nella sala, …. Un lavoraccio da ape operaia! Le sedie da esterni pullulavano di ragnetti appena nati e delle ragnatele bianche in cui i ragni depongono le uova. Dina, Alessandra, Alessia, Pierpaolo ed io abbiamo dovuto lavorare di canna dell’acqua, detersivo e spugne per più di un paio d’ore, nel prato dell’abetaia antistante la sala. Vi dirò che i minuti passavano senza che ce ne accorgessimo, perché eravamo motivatissime – credevamo fortemente nella perfetta riuscita della festa – e soprattutto ci stavamo divertendo … Ci sembrava di essere tornate bambine a sguazzare intirizzite a piedi nudi nell’erba bagnata del parco con il fondo dei pantaloni fradicio e con Dina che ogni tanto ci rinfrescava le idee, spruzzandoci addosso l’acqua gelida. A dir la verità, quando poi è calato il sole, Alessandra ed io abbiamo deciso di ribellarci e di attaccare Dina con il secchio dell’acqua … sporca. Al terzo tentativo, quando ci siamo mostrate più decise, siamo riuscite a bloccare i suoi attacchi. «L’acqua sporca, no, vi prego. L’acqua sporca, no.» ci supplicava Dina.

Di quella serata ho ancora un ricordo bellissimo e dolcissimo di appartenenza ad un gruppo affiatato di amiche. La sensazione era così forte che ho sentito di doverlo dire a loro per prime, ma purtroppo i miei sentimenti ingarbugliano le parole in testa e le frasi non escono mai dalle mie labbra con quella profondità e quella intensità che vorrei. Per fortuna che Dina mi ha chiesto anche questa volta di scrivere un resoconto della festa, così ho la possibilità di ringraziarle come si deve, ma soprattutto ho l’occasione per invitare tutti i genitori a spendersi in prima persona nelle attività dei loro figli, perché se ne ricava sempre di più di quello che si dona. Il dono più grande che, infatti, io ho ricevuto, ma penso lo possano dire anche gli altri, è stata la possibilità di conoscere tante persone buone e generose, che hanno sparso intorno a sé sorrisi, amore e gioia per tutti.

Accipicchia, mi sto perdendo un’altra volta.

Ad ogni modo, quella sera Alessandra, la super mamma della caccia al tesoro, una volta tornata a casa e baciati i figli che stavano dormendo (questo non so se l’ha fatto, ma non stento a crederlo), ha lavorato ancora un paio d’ore per predisporre le ultime cosucce della caccia al tesoro. Poi tutte a nanna!

L’appuntamento per il giorno dopo era alle 8-8.15. Abbiamo spostato e apparecchiato gli ultimi tavoli, alcuni genitori hanno tagliato quintali di mele per la merenda dei bimbi e altri sono andati a recuperare i genitori appiedati che attendevano nei pressi della scuola e poi abbiamo aspettato con ansia i bambini.

Un piccolo momento di panico c’è stato, quando la mitica cuoca Bruna ha preso possesso della cucina: non andava il gas! Fior fior di “consulenti” hanno cercato di capire cosa non funzionava, hanno girato manopole, acceso gas, aperto tubi del gas e antine, spremuto le meningi, ma lui imperterrito negava la sua importantissima, anzi direi vitale presenza. Corri corri di organizzatori a telefonare e a chiamare il proprietario della casa. I grandi stavano già cominciando a sudare freddo. Come sarebbe stato possibile fare la polenta e riscaldare lo spezzatino della cuoca Bruna? La festa era a rischio. Bisognava tutti tornare a scuola? E poi … beh, poi qualcuno sul quadro esterno del gas ha notato un cartello grande come la casa (ESAGERO, EH!) con scritto «Per aprire il gas, schiacciate questo pulsante.». I grandi hanno di nuovo cominciato a respirare e la festa è potuta andare avanti.

Dopo la merenda è arrivato il momento che tutti aspettavano: la festa ai bambini grandi che a settembre andranno alla scuola elementare. Le maestre hanno accompagnato i piccoli e i medi nel piazzale antistante la sala e li hanno fatti accomodare seduti davanti alle sedie disposte per i genitori, i nonni e i fratelli. Poi dalla sala da pranzo sono usciti i grandi: Viviana, Skurte, Amal (mancava Dennis) della sezione degli Scoiattoli; Marzia, Marianna, Roberto, ……Precious, Massimo della sezione dei Coniglietti.

Sul petto spiccavano coloratissime e grandissime le vocali A, E, I, O, U, realizzate dai bimbi. Si sono disposti come affermati divi dello spettacolo davanti agli spettatori salutandoli con sorrisi più grandi di loro. Poi metà si sono girati con la schiena agli spettatori. La maestra ha presentato lo spettacolo, ha acceso la radio e i bimbi hanno iniziato a cantare la canzone “A, E, I, O, U cerchi un amico anche tu?”. Mano a mano che la canzone procedeva si giravano con un bel salto anche i bimbi rivolti verso il parco. E la canzone era così orecchiabile che alla fine la cantavamo tutti. Poi momento di pausa. I bimbi sono andati a cambiarsi e sono usciti ognuno con un travestimento diverso: mela, albero, bosco, ramo, fiore, …. Come soldatini sono tornati sul finto palco, si sono allineati al comando della maestra e .. pronti! Attenti! Via! Hanno iniziato a cantare “Ci vuole un fiore!”. Ogni volta che si pronunciava la parola fiore, Marzia avanzava di un passo e piroettava. Se era la volta del ramo, faceva un passo avanti Amal. Vai con la mela, ed ecco in prima fila Viviana, …. E così anche i genitori cresciuti sulle note di questa canzone hanno potuto cantarla senza intoppi o catastrofici vuoti di memoria. Vi dirò che secondo me le maestre hanno avuto un’idea eccezionale. E i bimbi sono stati contentissimi di sentire e vedere che i grandi, ormai catturati dall’atmosfera di festa e per una volta non più seriosi o timidi di mettersi in mostra, cantavano con loro. Viviana, per esempio, in gran segreto, con un fil di voce e regalandomi un abbraccio “compra mamma”, mi ha detto che le ha fatto un gran piacere vedermi in prima fila a scattarle fotografie e a cantare con lei. Si è sentita speciale per la sua mamma. Sospiro! Come potrebbe essere altrimenti?!

Per finire c’è stato il momento dei piccoli e dei medi, che organizzati dalle efficientissime maestre hanno salutato i bimbi grandi con tre trenini e tante piccole nacchere di pasta colorata.

E poi via a tavola per gustare le prelibatezze della cuoca Bruna: polenta e spezzatino con verdure per tutti e per i più affamati anche il bis. Mentre mangiavamo, abbiamo colto l’occasione per ringraziare le maestre, la cuoca e le tate. Quest’anno le abbiamo stupite con una maglietta decorata con la foto di tutti i bimbi, sapiente e certosino ritocco e poi stampa di Marco, papà di Marzia. In più abbiamo fatto diventare tutta rossa la cuoca Bruna, alla quale abbiamo dedicato una nuova edizione del ricettario, integrata, riveduta e corretta da Dina e Alessandra.

Terminato il pranzo abbiamo fatto uscire i bimbi e le maestre e grazie alla collaborazione di tutti i genitori presenti abbiamo riordinato la sala in un lampo. I genitori hanno poi potuto acquistare i biglietti della pesca di beneficenza e le uova di cioccolato gentilmente offerte dagli alpini. Il ricavato va ovviamente utilizzato per organizzare momenti di incontro come questo oppure per acquistare ciò che serve alla scuola. Negli anni scorsi, con il ricavato si sono acquistate attrezzature per le attività scolastiche o per consentire alle maestre di organizzare gite o laboratori fuori dalla scuola (come per esempio quest’anno l’apprezzatissima gita alla fattoria didattica Dosila a Lasino).

Mentre le maestre intrattenevano i bambini, alcuni genitori hanno predisposto i biglietti della caccia al tesoro e altri sono stati reclutati per le gare di abilità. Alle due sono partiti i gruppi, con i bimbi dotati ognuno di un bel cartellino da pirata colorato. Ogni squadra aveva un colore e doveva cercare le indicazioni relative per giungere al tesoro. Una “cassa del tesoro”, ovviamente dello stesso colore, contenente piccoli pacchetti di caramelle per ogni bimbo. Non saprei dire, se i bimbi hanno capito il funzionamento della caccia al tesoro, ma certamente si sono divertiti a correre di qua e di là, le guance arrossate dallo sforzo e dal caldo, gli occhi vispi, il sorriso stampato, la gioia per ogni indovinello indovinato e ogni gara ben eseguita. E poi tutti a strafogarsi di gelato e a trangugiare le bevande distribuite dalle tate e a mangiare le squisite torte disposte sotto il tendone.

Nel frattempo, sotto l’occhio vigile di mamma Alessia e mamma Maria Lorena, i genitori e i bimbi assaltavano il bancone della pesca di beneficenza e 1 euro alla volta tutti i biglietti sono stati venduti e gli oggetti distribuiti. Lo stesso è successo con le uova di cioccolato.

Verso le 15.30, piano piano, i bimbi hanno iniziato o a lasciare la festa con i loro genitori o a prepararsi assieme alle maestre per tornare a scuola. Vi dirò che nessuno ne aveva molta voglia. Il tempo splendido e la giornata perfetta invitava a restare ancora assieme.

Dina, Alessia, Alessandra ed io abbiamo raccolto e caricato in macchina le cose e poi siamo ripartiti alla volta di Trento per scaricare tutto a scuola.

La giornata a quel punto era finita, lasciando negli occhi e nel cuore di tutti un forte senso di famiglia e una sensazione di diffuso ben-essere.

Maestre, tate, mamme e papà RIPETIAMO ANCORA QUESTA ESPERIENZA!





Anche quest’anno la scuola materna Zanella si è ritrovata per festeggiare la festa di fine anno, il 5 giugno scorso presso la struttura messa a disposizione dal Circolo della Guardia di Finanza in località S. Rocco di Villazzano. Maestre, tate e genitori, ma anche i bimbi, sono stati impegnati a rendere indimenticabile questa giornata, a cui ha contribuito anche il tempo, regalando un giorno di sole e caldo in barba alle previsioni.

La mattinata ha visto i bimbi “grandi”, quelli che a settembre inizieranno l’avventura della scuola elementare, dare dimostrazione della loro bravura in uno spettacolo canoro simpaticissimo. Travestiti da vocali hanno cantato la canzone “A, E, I, O, U .. cerchi un amico anche tu!” e poi ognuno con un vestito diverso a forma di mela, fiore, albero, ecc. … hanno intonato “Ci vuole un fiore”. Ogni volta che si stava per pronunciare un nome, il bimbo che lo indossava faceva un salto o una piroetta in avanti, annunciando in anticipo la parola da dire e permettendo così ai genitori di cantare la canzone insieme a loro.

La gioia e l’emozione sono state grandissime, quando don Valeriano dopo averli chiamati ad uno ad uno, li ha promossi alle elementari, consegnando loro il cappellino tipico del diplomato americano e l’attestato di “licenza materna”. Orgogliossimi hanno posato per telecamere e macchine fotografiche e poi sono andati ad abbracciare i genitori.

La festa è proseguita con il pranzo della cuoca Bruna, centro delle attenzioni e dei complimenti di tutti, non solo per le squisite portate, ma soprattutto perché invitata sul palco a ricevere in dono una copia del suo secondo ricettario, compendio di tutti quei manicaretti, che hanno fatto dire spesso ai nostri bambini: “Ma quello della cuoca Bruna è più buono!”. A lei, alle tate e alle maestre noi genitori insieme ai bimbi abbiamo regalato una maglietta con la foto di tutti i bambini che quest’anno hanno frequentato la scuola. Un grazie di cuore per quanto avete fatto per loro, e indirettamente a noi, elargendo a piene mani il vostro entusiasmo e il vostro amore, dimostrando grande professionalità e sensibilità nel tenere sempre aperta la porta al dialogo e al confronto e se necessario offrendo consigli per aiutare la maturazione e la crescita di ogni bimbo.

Il pomeriggio, invece, ha visto i bambinicoinvolti in un’avvincente caccia al tesoro a gruppi, in cui, aiutati dalle maestre e da alcuni genitori e seguiti da tutti gli altri, si sono lanciati alla ricerca delle tessere di un puzzle che li avrebbe condotti al tesoro: un bauletto contenente caramelle per tutti. Rossi in volto per la corsa, gasati per aver superato i vari giochi di abilità, concentrati a scoprire la soluzione degli indovinelli, gioiosi e sorridenti hanno fatto emozionare i genitori che li incitavano e che sono ridiventati bambini per un pomeriggio.

Non c’era molta voglia di lasciare la festa. Tutto quest’anno è stato perfetto: i preparativi che hanno visto partecipare e attivarsi parecchi genitori prima, durante e dopo la festa per pulire, sistemare, riordinare, spostare mobili, tagliare mele, servire in tavola, preparare dolci, ….; la pesca di beneficenza, la vendita di uova di cioccolato, il ricettario della cuoca Bruna pensati per raccogliere fondi da destinare alle attività scolastiche; i regali a maestre, cuoche e tate; il bel tempo; lo spazio disponibile per muoversi e giocare; le leccornie; un gruppo affiatato di genitori e bimbi …

Rimane un po’ di rimpianto nel cuore dei bimbi e dei genitori che l’anno prossimo non frequenteranno più la scuola materna Zanella per questa festa e per tutte le altre iniziative alle quali non potranno più partecipare. Al tempo stesso, però, e ben più importante, rimarranno tutti i ricordi bellissimi del tempo trascorso insieme.

Grazie ancora a tutti i presenti, perché l’apporto di ognuno è stato fondamentale per rendere indimenticabile questa giornata!

Auguriamo a tutti i bimbi e ai genitori che non frequentano la nostra scuola di fare esperienze altrettanto belle. Ma se volete essere sicuri di divertirvi e di trovarvi bene in un ambiente sereno, allegro e stimolante … beh, allora venite alla scuola materna Zanella. C’è un posto anche per voi!


I genitori e i bimbi della scuola materna Zanella.